Sostituisci le caldaie di vecchia generazione!

Sostituire stufe e caldaie vecchie con apparecchi moderni ed efficienti sfruttando gli incentivi conviene. Oggi ancora di più grazie ai bandi regionali, cumulabili con l’incentivo Conto Termico

Contribuire al miglioramento della qualità dell’aria è un impegno che riguarda tutti i settori produttivi, e il settore del riscaldamento a biomassa legnosa è stato tra i primi ad attivare un impegno congiunto tra imprese del settore, istituzioni e pubbliche amministrazioni per l’adozione di politiche di sistema improntate in primis a promuovere l’utilizzo delle eccellenze tecnologiche e sostituire gli apparecchi obsoleti e inefficienti.

Regione Piemonte

La Regione Piemonte ha prorogato fino al 1° settembre 2025 il termine per la presentazione delle istanze di partecipazione al bando per la sostituzione di generatori a biomassa legnosa. Il contributo a fondo perduto copre fino a 3.000 euro per le caldaie a 5 stelle, incentivando così la rottamazione di impianti obsoleti e il miglioramento dell’efficienza energetica. Il bando rientra nell’ambito delle misure del Piano Regionale di Qualità dell’Aria e del Piano Energetico Ambientale Regionale.

Regione Lombardia

In Lombardia la Regione ha riaperto il bando biomasse per sostenere la sostituzione dei generatori obsoleti con nuove stufe e caldaie a legna, pellet e cippato. Il bando prevede un abbassamento delle aliquote di finanziamento e l’introduzione di massimali specifici per i condomini. Le condizioni di accesso variano in base all’altitudine del comune, con limiti di emissione più restrittivi per le aree a bassa quota. Il contributo cumulato con il Conto Termico può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili, con massimali che variano in base alle emissioni del nuovo impianto.

Regione Veneto

La Regione Veneto ha lanciato un bando per i residenti che intendono sostituire generatori obsoleti alimentati a biomasse, con classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle, con impianti di classe 5 stelle e, in alcune zone montane, anche di classe 4 stelle, con emissioni di particolato inferiori a 20 mg/Nm³. I potenziali beneficiari dovranno aver presentato al GSE la richiesta dell’incentivo per la misura 2B o 2A del Conto Termico, a partire dalla data del 14 giugno 2024 (data di pubblicazione del bando) e dovranno risultare assegnatari dell’incentivo stesso entro il 20 giugno 2025 (termine di chiusura del bando medesimo). L’entità del contributo regionale potrà arrivare a coprire fino al 100% della spesa giudicata ammissibile dal GSE.

Con il turnover tecnologico l’aria è più pulita per tutti

Rafforzare le misure a sostegno del turnover tecnologico nel settore del riscaldamento a biomassa legnosa al fine di stimolare la sostituzione dei vecchi impianti con tecnologie efficienti e a ridotte emissioni significa contribuire in modo decisivo al miglioramento della qualità dell’aria – conclude Brugnoni –. I bandi regionali cumulabili al Conto Termico rappresentano un’opportunità preziosa per migliorare la qualità dell’aria e l’efficienza energetica in aree critiche attraverso la sostituzione di impianti obsoleti con tecnologie moderne e più efficienti”.

Grazie alla sinergia tra Conto Termico e contributi regionali, i cittadini possono beneficiare di significativi incentivi economici, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza delle proprie abitazioni, combinando benefici ambientali e vantaggi economici, per un futuro più pulito e sicuro per tutti.